manifesto per la giornata della legalitàSono trascorsi 30 anni dalla strage di Capaci e il 19 luglio saranno 30 dalla strage di Via D’Amelio.

Le voci concitate sentite dai telegiornali che raccontavano i soccorsi, le immagini della devastazione sono ancora nitide in molti di coloro che erano nell’età di comprendere; sin da subito fu chiaro a tutti noi, spettatori increduli, che le cose sarebbero cambiate perché il contrario sarebbe stato inaccettabile. Le stragi di Capaci e poi di via D’Amelio hanno dato inizio a una nuova fase della guerra alla mafia. Quelle morti non sarebbero rimaste senza un’eco ma avrebbero accresciuto un bisogno di legalità e un nuovo senso di responsabilità.

Un cartellone su Falcone e BorsellinoLa lotta alla mafia non sarebbe stata più un fatto sottaciuto ma urlato; i siciliani, e non solo, lo hanno compreso e le lenzuola bianche, simbolo delle morti per mafia, sono apparse in molti balconi.  Fare memoria di tutto questo è dovere di ciascun adulto ma soprattutto di chi ha la responsabilità di educare i giovani. Per questa ragione la nostra scuola ha celebrato in tutte la classi la memoria di quegli eventi con riflessioni, dibattiti, costruzione di cartelloni e visione di docufilm.

Un altro cartellone su Falcone e BorsellinoUn plauso a tutti i docenti e alunni che hanno lavorato per raccontare e rendere viva la memoria di tali eventi perché, come ha ricordato il nostro Presidente Mattarella, fare memoria significa impegnarsi a lottare contro ogni forma di ingiustizia e criminalità.

La mafia teme la scuola più della giustizia, l’istruzione toglie erba sotto i piedi della cultura mafiosa. Antonio Caponnetto

Giusi Nicolosi