L'intervista ad Enzo Pezzino di LiberaI ragazzi di “Le voci di Librino”, in ambito dell’educazione alla legalità e cittadinanza attiva, hanno intervistato Enzo Pezzino dell’Associazione “Libera”, associazione nata da un’idea di Don Luigi Ciotti con lo scopo di contrastare le attività mafiose.

Tante le domande che gli alunni hanno posto al nostro ospite con lo scopo di comprendere che cos’è la mafia e quali sono gli strumenti utilizzati da “Libera” per combatterla.

Enzo Pezzino ha così presentato le finalità dell’associazione tra cui l’obiettivo di responsabilizzare i cittadini, partendo dai giovani, per mezzo di percorsi formativi e iniziative culturali che educano alla sconfitta dell’omertà e dell’indifferenza.

Ogni anno, il 21 marzo, Libera celebra la Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Questo evento, a cui la nostra scuola partecipa ormai da anni, ha suscitato particolare interesse nei nostri alunni, che hanno voluto sapere come e perché nasce una iniziativa di tale portata.

A tale domanda Enzo Pezzino ha risposto mettendo in evidenza l’importanza della memoria come presupposto necessario per sconfiggere le criminalità organizzate e dare, attraverso il ricordo costante, senso e dignità al sacrificio di uomini e donne vittime innocenti delle mafie. Così la recita del lungo elenco di nomi che scandisce la giornata del 21 marzo fa sì che la memoria diventi impegno quotidiano, lotta alla criminalità organizzata che passa attraverso semplici gesti di legalità, atti a promuovere una forte responsabilità sociale.

Enzo Pezzino, rispondendo ad altre domande, ha inoltre raccontato come, attraverso l’associazione e grazie all’impegno di essa, sia stata approvata la legge 109/96 che prevede l’uso sociale dei beni confiscati ai mafiosi. Ciò ha portato alla nascita di cooperative, associazioni e quindi a posti di lavoro, così come è accaduto per la cooperativa agricola Beppe Montana di Belpasso nata da terreni confiscati alla mafia.

Dalla intervista a Enzo Pezzino i nostri alunni hanno compreso come la lotta alla mafia non è da delegare solo alle Istituzioni ma essa nasce da un cambiamento del vivere civile, dal divenire cittadini che collaborano, che fanno muro di fronte ad ogni forma di criminalità non attraverso gesti eroici ma col semplice rispetto della legalità in ogni espressione del vivere.

Giusi Nicolosi